Da poco meno di un secolo, la teoria dellinterpretazione giuridica, che prima costituiva una sorta di appendice delle varie discipline giuridiche, si è andata sviluppando fino ad acquisire uno statuto autonomo. Questo sviluppo non è casuale, ma si inserisce nel quadro del progresso e delle rivoluzioni metodologiche che hanno modificato le scienze nel Novecento, su impulso dellaffermazione del positivismo. Lidea che losservatore non sia un mero spettatore passivo degli eventi che osserva, ma che anzi gli eventi dipendano almeno in parte dallatteggiamento adottato nellosservazione è adesso pacifica, ma quando venne presentata per la prima volta suonava come una follia misticheggiante. Parallelamente, lidea che il testo giuridico abbia bisogno di essere interpretato per ricevere un significato, appariva per gran parte della dottrina, saldamente ancorata allidea illuministica del giudice bocca della legge, come un tentativo di scardinare la certezza con larbitrio.