Dalla relazione conclusiva: «questo tema veramente affascinante ( ) è stato specificato dagli organizzatori del Convegno con il sottotitolo Fatti, linguaggio, discipline nel pensiero giurisprudenziale romano, ma, ciononostante, si rivela di ampiezza pressoché sconfinata e indica un problema che si presenta universalmente in tutti i sistemi giuridici: la conoscenza che lautore o loperatore del diritto deve possedere della realtà a cui questultimo si riferisce sia essa di carattere generale o si presenti come caso concreto -, la terminologia con cui la medesima può o deve essere descritta per poterla regolare e infine la disciplina da formulare o da applicare in modo che il risultato risponda alle finalità attribuite al diritto nella società di cui si tratta. Una di queste può essere la certezza dei comportamenti o delle decisioni ( ), altri potrebbero parlare più in generale di giustizia ed eguaglianza ( ), o di progresso sociale o di altri aspetti ancora». Ancora una volta una sana lettura del passato per confrontarsi con problemi e temi di sempre, senza vuote laudationes temporis acti, ma nella consapevolezza di unirrinunciabile continuità, che dal tempo presente permetta meglio di guardare a quello passato e di immaginare un futuro che del passato faccia tesoro.