Scopo del presente lavoro è lapprofondimento del rapporto tra le società in house providing insolventi e le procedure liquidatorie anche attraverso unanalisi comparatistica e, segnatamente, la verifica volta a stabilire se le società in house esercenti attività di erogazione e gestione dei servizi pubblici essenziali siano qualificabili come società commerciali e, di riflesso, possano essere effettivamente compatibili con lapplicazione delle disposizioni del nuovo Codice della crisi e dellinsolvenza. Spunti di notevole interesse offre il confronto con le nuove realtà imprenditoriali e con le c.d. imprese del terzo settore, che attesta la difficoltà di giustificare, sul piano sistematico, lesclusività dellassoggettamento delle società in house insolventi alla procedura di liquidazione giudiziale, sancita dallart. 14 TUSPP. Tale analisi ha indotto ad ipotizzare, in una prospettiva de iure condendo, lestensione della liquidazione coatta amministrativa a società in house insolventi esercenti servizi pubblici essenziali. Ulteriore profilo di indagine concerne il delicato rapporto tra la disciplina delle soluzioni negoziate della crisi di impresa, recata dal Codice della crisi e dellinsolvenza, con le disposizioni contenute nel Codice dei contratti pubblici. Il corretto coordinamento tra le due fonti normative incide sullindividuazione delle regole più efficienti a realizzare il necessario bilanciamento tra esigenze di continuità dei servizi pubblici essenziali e istanze di tutela del ceto creditorio.