A guardare questo volume e i numerosi contributi in esso raccolti vengono subito spontanee alcune domande: ma come mai, ancor oggi, si pubblica un intero volume dedicato al rinvio pregiudiziale e più in generale alla competenza pregiudiziale? E come mai si continua a discutere di una competenza nata ormai oltre sessantanni fa con i Trattati di Roma e già oggetto di una sterminata messe di studi e di analisi, che ne hanno esplorato in profondità e in dettaglio tutti gli aspetti? Come mai insomma linteresse e il fascino di questa procedura non solo non si sono mai attenuati, ma al contrario restano intatti e pongono la competenza pregiudiziale ancora al centro dellattenzione della dottrina? Il fatto è che la procedura pregiudiziale ha attraversato tutti questi ormai numerosi anni registrando, pur nellapparente continuità del suo modo di funzionare, una continua evoluzione per via dei nuovi problemi o del loro diverso modo di presentarsi che il suo stesso successo e, più in generale lo sviluppo dellUnione europea, hanno fatto via via emergere, e ciò col risultato che le ragioni dellattualità e dellinteresse per tale procedura sono state tenute sempre vive perché in realtà non sono mai state uguali nel corso del tempo.