Il concetto di autonomia dellordinamento giuridico europeo sta acquistando unimportanza sempre maggiore nelle riflessioni sulla natura dellUnione e del suo sistema normativo. I suoi principali artefici, ovvero i giudici di Lussemburgo, se ne sono serviti ripetutamente per affrontare questioni apparentemente molto diverse tra di loro: dalla (non) adesione dellUnione alla Convenzione europea dei diritti delluomo, alla censura del collegio arbitrale stabilito in un trattato bilaterale per gli investimenti concluso tra due Stati membri, dallaffermazione del carattere costituzionale dei Trattati europei, alla tutela dello Stato di diritto nei Paesi che negli ultimi anni stanno vivendo una deriva illiberale. Come si cercherà di dimostrare nel corso del lavoro monografico, nonostante le sue diverse applicazioni, la nozione di autonomia dellordinamento UE ha una sua logicità e coerenza intrinseca. Essa permette di sintetizzare le diverse manifestazioni di un fenomeno giuridico complesso e unico nel suo genere, quale la creazione di ununione sempre più stretta di Stati e cittadini in grado di esercitare limitati, ma reali diritti sovrani al fine di perseguire obbiettivi comuni e proteggere i suoi valori.